martedì 30 novembre 2010

L'Io Superiore, la Mente e il Personaggio


Quando da bambini abbiamo iniziato ad interagire con il mondo abbiamo inconsciamente cominciato a creare un personaggio che è andato via via concretizzandosi fino a diventare la principale immagine che diamo di noi stessi. Tutti ne abbiamo uno ed è a lui che deleghiamo la gestione di gran parte della nostra vita.

Questo meccanismo è del tutto naturale, solo che per funzionare bene deve avvenire a livello conscio e non a livello inconscio come purtroppo di solito accade. Di solito la mente prende il controllo identificandosi al 100% con il suo personaggio e tende a rifiutare il concetto che un “Io superiore” possa sorpassarla, per questo dobbiamo coinvolgerla nel processo in modo che possa capire che malgrado la loro intima relazione l'Io superiore (che risiede nel Cuore) e il personaggio sono due entità distinte: il primo concepisce il secondo e il secondo trae ispirazione dal primo. Nelle antiche religioni pagane e non solo esiste il concetto di “Nozze Sacre” durante le quali si celebrava l'unione fra il Creatore e la Sua Creazione e siccome “come in cielo così in terra” (vedi il post “conoscere il bagaglio della propria anima”), quando noi ci uniamo consapevolmente con il personaggio da noi creato non facciamo altro che celebrare le “Nozze Sacre” fra il nostro Io superiore e la sua creazione. E' questo, a mio avviso, il vero matrimonio indissolubile, quello che Dio ha unito, che nessun essere umano può sciogliere e che durerà “finché morte non ci separi”.

Usare un personaggio non vuol dire mentire perché quel personaggio lo abbiamo creato noi allo scopo di comunicare con il mondo; è roba nostra e fa parte di noi e quando cominciamo a considerarlo come un'entità distinta dal nostro Io superiore, allora, acquistiamo anche la preziosa capacità di “osservarci dal di fuori”, ci sarà più facile vederci con gli occhi degli altri e capire in cosa dobbiamo migliorare. Diventeremo meno intransigenti man mano che impareremo a prendere il nostro “ego” un po' meno sul serio, quando avremo capito che quella è solo la nostra parte esteriore e che in qualsiasi momento possiamo riscrivere il copione se, ad esempio, quello attuale non ci rappresenta più. Cambiare il personaggio non è difficile ed i risultati sono davvero sorprendenti.

CREARE UN PERSONAGGIO CONSAPEVOLE

Per iniziare dobbiamo “pensare con il Cuore” a come ci piacerebbe essere, immaginare il nostro “ideale” e visualizzarlo fin nei minimi dettagli: il modo di parlare, di muoversi, di ridere, il tipo di personalità, i sentimenti, le aspirazioni e tutto il resto. Non ci vorrà molto tempo perché tutto è già dentro di noi. Quando avremo un quadro completo del nostro personaggio allora avremo dato voce alla nostra anima e, allo stesso tempo, sarà come aver imparato a memoria un copione.

A questo punto potremo cominciare a “recitare”. Inizialmente faremo delle “prove” in casa, prima da soli, poi con l'aiuto di un'amica/o ed infine in mezzo alla gente.

La vera magia consiste nel fatto che in breve ci accorgeremo che non stiamo più recitando: il nostro personaggio ha acquistato una vita propria e viene nutrito direttamente dal nostro Io superiore che a sua volta si serve di lui per concretizzare la sua vita.

La mente potrà quindi assumere il suo ruolo naturale e cioè quello di organizzare i dati, immagazzinare le informazioni, tenere l'archivio aggiornato etc. un po' come un computer che esegue le operazioni per le quali lo abbiamo programmato e più una mente è aperta e più programmi si potranno inserire.

Creare consapevolmente il nostro personaggio ci rende molto più autentici sia ai nostri occhi che a quelli degli altri e sopratutto ci aiuta a raggiungere la padronanza di noi stessi liberandoci dai limiti del nostro “ego”.

Imparare a distinguere fra l'Io superiore, la mente e il personaggio significa creare una zona sicura, un porto franco, il nostro angolo di meditazione dove queste tre entità si incontrano, si accordano e poi si fondono. E' interessante notare l'analogia con il Mistero della Trinità. Ognuno di noi possiede nella sua natura questo mistero: Tre entità distinte che al tempo stesso sono Una sola inscindibile entità.

Infine questa consapevolezza ci consente di entrare ed uscire dal personaggio rendendo la nostra vita molto più leggera: Saremo in grado di prenderci una vacanza da noi stessi... e non è poco!

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